Pagamento sicuro con crittografia SSL

Il progetto editoriale di Valigie Rosse è nato nell’ambito del premio musicale intitolato al cantautore livornese Piero Ciampi. Figura straordinaria e non etichettabile, la cui rilevanza consiste appunto nel timbro espressivo delle sue parole prima ancora che delle sue note.
“Tu avevi preparato / le tue valigie rosse / e con tono deciso / chiamavi per telefono un tassì”. È da questi versi della canzone Mia moglie che il Premio Ciampi Valigie Rosse prende nome, nella semplicità di quell’aggettivo “rosse”, che può forse da solo definire la forza della poesia, quella particolare attività creativa che, a volte con un dettaglio non necessario, riassume tutto il senso di una situazione. Senza spiegarla. Rosse d’amore, di passione, di vergogna, di rabbia, non si sa: ma di certo non sono valigie indifferenti.

Il Premio Ciampi Valigie Rosse è diviso in due sezioni e prevede ogni anno la pubblicazione di due libri: una plaquette inedita di un poeta o una poetessa italiana e una raccolta di un poeta o una poetessa straniera. La sezione italiana, diretta da Paolo Maccari, può considerarsi una sorta di “primo premio alla carriera”: non individua, cioè, delle voci esordienti, ma certifica un timbro convincente ed una personalità rilevante, sia nell’ambito della propria produzione, sia nell’organizzazione e promozione culturale. L’intento della collana, nel tempo, è quello di tracciare una possibile mappatura della poesia italiana contemporanea, attraversando ambienti e modalità differenti, riunite nel segno di una stabile qualità.

La sezione estera, invece, promuove un lavoro di ricerca di una personalità poetica straniera con stesse caratteristiche, con la specifica disposizione che il poeta o la poetessa premiati non siano mai stati tradotti in italiano. Questa sezione, diretta da Valerio Nardoni, è di anno in anno affidata alla cura di un esperto, che si occupa di creare una opportuna rete di contatti capaci di cogliere il bersaglio di una voce rappresentativa e forte della propria indipendenza, così come lo è stato Piero Ciampi, ma senza cercare altre analogie e soprattutto senza irrigidire in nessun altro modo i criteri di selezione, se non via via riflettendo sulla specificità della cultura e della poesia di quel paese.

ALBO D’ORO

2021

Sigurbjörg Þrastardóttir (Islanda), Cicatrici
Rosaria Lo Russo, Unamedea

2020

Dimitrij Strocev (Bielorussia), Terra sorella
Corrado Benigni, Là fuori

2019

Haydar Ergulen (Turchia), La casa nella melagrana
Giulia Rusconi, Atto Unico

2018

Maria Teresa Horta (Portogallo), Mia signora di me
Paolo Febbraro, Elenco di cose reali

2017

Krystyna Dabrowska (Polonia), La faccia del mio vicino
Luigi Socci, Prevenzioni del tempo

2016

Ioan Es. Pop (Romania), Un giorno ci svegliamo vivi
Antonio Turolo, A parte il lato umano

2015
Disaccordati accordi, quattro poeti svizzeri contemporanei  (Svizzera)
Azzurra D’Agostino, Quando piove ho visto le rane

2014
Petr Hruška (Repubblica Ceca), Le macchine entrano nelle navi
Francesco Targhetta, Le cose sono due

2013
Ekaterina Josifova (Bulgaria), La pioggia fuori
Italo Testa, i camminatori

2012
Charles Juliet (Francia), Radici della luce
Giacomo Trinci, Sul finire

2011
Martina Evans (Irlanda), Di fronte al pubblico
Andrea Inglese, Commiato da Andromeda

2010
Juan Andrés García Román (Spagna), Quaderno del suggeritore
Matteo Marchesini, Sala d’aspetto