Descrizione
La raccolta Mia Signora di Me (Minha Senhora de Mim), nel 1971 fu ritirata da tutte le librerie del suo paese, con la minaccia, per la casa editrice, della chiusura qualora avesse pubblicato qualunque altro titolo della stessa autrice, capofila delle istanze femministe dell’epoca. Nell’ipotetica offesa al perbenismo da parte di una donna che non temeva di parlare di sé e del suo corpo, stava anche un attacco implicito alla dittatura, da parte di colei che aveva «visto / quanto pesa essere morta / dentro».
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